martedì 6 marzo 2007

Convegno 16 - 17 Marzo 2007

Acli, Aimac, Arci, Ass. Mutuo Soccorso “Andrea Macchia”, Ceis, Cgil, Cittadinanzattiva, Mani Tese,

In collaborazione con
Amministrazione Provinciale di Lucca
e
Portofranco progetto interculturale
Regione Toscana

Un tentativo di fare un bilancio locale e nazionale sul fenomeno migratorio a partire dai perché degli esodi fino alle tematiche dell’accoglienza, una riflessione sulle esperienze di fraternità e sulle lotte sociali sviluppate, sui diritti negati e sui diritti conquistati, sulle problematiche aperte, sui progetti da costruire, sulle esperienze culturali realizzate e realizzabili, sulla necessità di cancellare la vecchia legislazione, per organizzarne una nuova e veramente alternativa.

DIRITTI DEI MIGRANTI

DIGNITA’ DELLE PERSONE

Dall’accoglienza alla cittadinanza: esperienze sociali, percorsi culturali e
proposte legislative a confronto.

CONVEGNO
Venerdì 16 e Sabato 17 Marzo 2007

Provincia di Lucca - Palazzo Ducale
Sala Maria Luisa – Lucca



PROGRAMMA DEI LAVORI



VENERDI 16 MARZO

Ore 9,00 Registrazione dei partecipanti

Ore 9,30 Proiezione del video realizzato dal Collettivo “Lu-Cia Immagini Appese” sulla condizione dei migranti a Lucca prima parte

Ore 10,00 Saluto del Presidente dell’Amministrazione Provinciale -Dott. Stefano Baccelli

Ore 10,15 Comunicazioni:

Esperienze sociali e di mobilitazione” Dott.ssa Silvia Cerri

Tematiche Legislative” Avv. Sergio Novani

Analisi dei fenomeni migratori sulla base di storia di vita ” Gruppo alunni/e classe IV B Liceo delle Scienze sociali dell’I. S. I.-Machiavelli- Lucca

Ore 11,45 –13,00 Dibattito in due gruppi di lavoro ( uno su tematiche locali e l’altro sulle modifiche legislative)

Nel corso della mattinata interverranno Don Alessandro Santoro e il Prof. Sergio Bontempelli

Ore 13,00 -14,30 Pausa Pranzo

Ore 14,30 -17,00 Proiezione Video realizzato dal Collettivo “Lu-Cia Immagini Appese” sulla condizione dei migranti a Lucca - seconda parte.

Continuazione dibattito



SABATO 17 MARZO

Ore 9,30 Relazione dei Gruppi di Lavoro

Ore 10,30 -13,00 Dibattito conclusivo.

Intervengono: Avv. Andrea Callaioli, Prof. Marco Revelli, Rappresentanti del Ministero dell’Interno e della Solidarietà Sociale






Nota per misure urgenti sull’immigrazione a partire dalle nostre esperienze e dalle nostre sensibilità

1.Il cittadino straniero è prima di tutto una persona dotato di diritti fondamentali. Il diritto alla mobilità deve essere garantito come altri diritti inalienabili.
2. Il fenomeno migratorio è un fenomeno sociale e va gestito politicamente, gli enti di riferimento devono essere gli Enti Locali e non le Questure, a cominciare da tutte le pratiche burocratiche che riguardano i cittadini immigrati.
3.La pratica dei decreti flussi attuali è cervellotica e centralistica come appare quanto meno fantasioso il meccanismo di assunzione attraverso le ambasciate. Occorre prevedere diverse forme di ingresso in Italia, per diversi motivi, al di là del meccanismo dei flussi per le diverse tipologie di lavoro, flussi che devono essere definiti a livello quanto meno regionale con il coinvolgimento delle Province, delle parti sociali, delle associazioni , e comunque in modo aperto e rivedibile.
4.Introduzione del sistema degli ingressi per ricerca lavoro con gli sponsor pubblici, privati e anche con forme di autosponsorizzazione.
5.Abrogazione dell’istituto del contratto di soggiorno che lega in modo schiavistico il lavoratore al suo datore di lavoro e previsione invece di forme di regolarizzazione ex post, in base ad effettivi inserimenti lavorativi e sociali.
6.Agibilità dell’art. 18 anche per chi denuncia il supersfruttamento del lavoro nero con conseguente regolarizzazione del lavoratore denunciante, così da porre un argine ad una piaga sociale che rappresenta un grave attentato ai diritti del lavoro e all’intero sistema economico e sociale del paese.
7.Chiusura dei CPT rivelatisi strumenti giuridici incivili e contenitori di disumanità. Le risorse oggi lì impiegate vanno utilizzate per i centri di prima accoglienza e in accordo con Regioni e Province, per un piano di alloggi a prezzi di affitto calmierati ( non più del 20% del salario ) per lavoratori italiani e stranieri a basso reddito, promuovendo anche strutture come le Fondazioni Casa o similari. ( vedi allegato )
8.Conversione dei permessi di soggiorno per motivi familiari, per turismo, per studio, per cure mediche e altro in permessi per motivi di lavoro. Permesso di soggiorno ai minori che diventano maggiorenni per studio o lavoro.
9.Diritto di voto alle elezioni locali dopo cinque anni di permanenza in Italia. Diritto di voto a livello regionale e nazionale.
10. Allungamento della durata dei permessi di soggiorno, eliminazione di ogni automatismo che implichi perdita del permesso di soggiorno, ampia possibilità di revoca delle espulsioni per irregolarità amministrative.
11.Diritto alla cittadinanza in tempi brevi e dopo cinque anni, ius soli ( cittadinanza per chi nasce in Italia) e legge organica sull’asilo.
12. Completa parità di diritti in tema di assunzioni nel pubblico impiego, previdenza , ecc.. Equipollenza dei titoli di studio.
13.Possibilità per il migrante titolare di un permesso di soggiorno rilasciato da uno dei paesi membri della CEE di lavorare in ogni paese membro.

A cura della Rete lucchese delle Associazioni e dei Sindacati per i diritti dei migranti

Dossier Caritas

E' on line il dossier statistico 2006 della Caritas.

Ecco uno stralcio delle anticipazioni (agosto 2006):

"Prendendo come base di partenza i dati dell’ultimo censimento (527.000 immigrati che già nel 2001 avevano più di 5 anni di residenza) e tenuto conto di quanti possono avere maturato tale requisito nei successivi cinque anni, si arriva ad un totale di 900 mila adulti. Sono dei potenziali richiedenti perché, come risaputo, tra le prime generazioni di emigrati, così come è avvenuto per i nostri connazionali all'estero, non tutti chiedono la cittadinanza del paese di accoglienza, specialmente quando questa non è cumulabile con quella del paese di origine. Nel 2008 a questi potenziali beneficiari si aggiungeranno i 650.000 regolarizzati del 2002 e si arriverà a superare il milione e mezzo di potenziali aventi diritto.

Per quanto riguarda i minori, che attualmente sono circa 600.000, si è calcolato che dal 1994 ad oggi 305.000 sono nati in Italia e, quindi, in buona parte avrebbero diritto alla concessione della cittadinanza: il numero effettivo dipenderà dal legame della nascita in Italia alla residenza previa dei loro genitori, tenendo presente che queste nascite sono aumentate negli ultimi tempi fino ad arrivare, all’incirca, alle 55.000 unità annue. Bisogna, inoltre, tenere conto del numero dei minori, figli di entrambi i genitori stranieri, nati in Italia prima del 1994, senz’altro diverse decine di migliaia. Infine, se si entra nell’ordine di idee di facilitare l’attribuzione della cittadinanza ai ragazzi che, pur non essendo nati in Italia, hanno qui conosciuto la loro socializzazione dai primi anni di vita, si arriva ad aumentare ulteriormente la consistenza degli attuali aventi diritti."


E' possibile consultare la sintesi del dossier sul sito della Caritas

http://www.db.caritas.glauco.it/caritastest/temi/Immigrazione/Dossier_2006/Dossier2006/scheda.pdf